L'Uomo Senza Tonno alias Marco Giarratana

Sebbene persino mia madre ormai mi chiami “Tonno”, secondo i registri dell’anagrafe di nome faccio Marco (secondo nome) Giarratana. Sono sgorgato al mondo nel decennio in cui spadroneggiavano i Duran Duran però negli anni Novanta ho scoperto i Nirvana e i Tool ed è finito tutto.

Non sono uno sciéf, non sono un fudbloggah, non sono un musicante e nemmeno uno scrittore, anche se faccio tutto ciò: sono un Umanista. Mi interessano gli esseri umani e ciò che faccio ne è la rappresentazione.

In cucina sono autodidatta e punk ma prima di arrivare a sfornellare ho iniziato a girovagare per il web nel 2005 come scribacchino musicale. Ho bazzicato su Ondarock, per 5 anni ho ciarlato sulla webzine stoner-alternative Taxi-Driver.it salvo trovare un caldo e accogliente focolare per 10 anni (2006-2016) presso Il Cibicida, scrivendo anche di pop ed elettronica.

Per 5 anni ho lavorato come web editor per l’azienda di e-commerce Groupon, a fine 2015 hanno licenziato me e altra gente. In concomitanza sono pure stato sfrattato dall’appartamento in cui vivevo, tutto questo nel breve giro di 5 giorni. É da qui che nasce la mia epopea tonnata nonostante il blogghe sia attivo dal 2012.

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Food!

Da marzo 2013 a settembre 2015 ho curato la rubrica di “cucina letteraria “Letto e Mangiato” sul sito di letteratura Finzioni Magazine. Ho scritto una serie di articoli per il blog della start-up What A Space e alla fine del 2015 ho avviato collaborazioni con Dissapore e Dailybest e ho messo giù qualcosa anche per Scatti di Gusto.

Curo un blog su Il Fatto Quotidiano, in cui ho anche scritto il “Decalogo dello Scièf a Domicilio”. Ho anche una collaborazione con l’azienda Fior Di Carta, qui c’è la prima puntata di “Chef a Domicilio”.

Delle mie avventure tonnolente hanno parlato diverse testate giornalistiche e web, trovate tutto qui.

Sto attualmente scrivendo il mio primo libro che uscirà tra non molto per Longanesi e sono friend dell’ong Medici Senza Frontiere.

Music!

Oltre a darmi all’onanismo-imbrattaweb, la musica è l’altra mia grande passione salvavita. Canto. Ho mosso i primi passi nel 1998 nella mia città natale, Caltanissetta, trastullandomi con piccole band grunge e una cover band anni 70. Trasferitomi a Catania per frequentare l’università, ho fondato con tre amici gli Psychocean: abbiamo pubblicato due dischi, Embryonal Confinement nel 2007 e Luminescence nel 2010.

Giunto a Milano nel 2010, solo a fine 2013 sono nati gli Jussipussi. Abbiamo esordito nel maggio del 2015 con l’ep Greatest Tits uscito per Taxi Driver Records e che puoi ascoltare nel player di Spotify quaggiù (puoi anche vedere sul TuTubo i video dei due singoli Vultures e Bury You Deep, quest’ultimo in rotazione su MTV nell’estate 2015). Siamo al momento inattivi.

Ho un progetto solista che si chiama Blackwhale, l’album d’esordio si chiama “Siberia” ed è uscito il 15 settembre. Il video di “Pale Light Reflector” è finito pure su MTV.

Mi sembra tutto, per il momento.

Stay tuna

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