Mi capita sempre più di frequente di rispolverare certi album che hanno fatto da colonna sonora di una parte della mia vita.
I Jakob li scoprii appena uscirono grazie ai solerti utenti di un forum sul post-hardcore/doom/sludge che seguivo. Siamo nel 2006, nell’era dei compulsivi cambiamenti contemporanei, un’era fa.
Eppure 10 anni non hanno scalfito i suoni e le atmosfere di Solace, fin qui unico lascito del trio proveniente dalla Nuova Zelanda, che non è di certo la patria del post-rock strumentale.
Ma il post-rock qui è la sintassi di partenza. Il linguaggio dei Jakob tocca la grammatica del prog-rock psichedelico e le sue forme più recenti, nonché si declina secondo i morfemi del post-core caro a Isis e Cult Of Luna. Le melodie avvincenti di Malachite e Everything All Of The Time sono tra i più emozionanti esempi di escapismo sonoro dello scorso decennio.
(graveface records, 2006)
malachite | pneumonic | lonesome | oran mor | safety in numbers | everything all of the time | saint